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S. VANGELO DOMENICA 16 MAGGIO 2021

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view post Posted on 16/5/2021, 07:37
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Domenica 16 Maggio 2021
S. Ubaldo; S. Luigi Orione; B. Simone Stock
ASCENSIONE DEL SIGNORE (anno B) – P
Ascende il Signore tra canti di gioia
At 1,1-11; Sal 46; Ef 4,1-13; Mc 16,15-20



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VANGELO

Il Signore fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.

+ Dal Vangelo secondo Marco 16,15-20

In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

Parola del Signore.


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OMELIA

La conclusione del Vangelo di Marco parla dell’Ascensione di Gesù al cielo. Il dato storico è però connotato precisamente come tempo, luogo e modalità. Il luogo è la Galilea; non è Gerusalemme il luogo dove si manifesterà la Chiesa. Gesù appare ai suoi discepoli proprio da quei luoghi da dove era partito, là, da dove li aveva chiamati. È l’intervento di Dio nella storia; non solo in quella ufficiale che si svolge nei ricchi palazzi del potere. È la storia nel quotidiano; Dio agisce nella nostra vita personale per trasformarla. Il luogo ci dice allora che Dio è presente e l’Ascensione di Gesù è segno di una presenza, non di una assenza. L’Ascensione è poi inserita nel contesto e nei tempi delle apparizioni pasquali. Siamo quindi nel Mistero pasquale. L’irruzione di Dio nella nostra quotidianità è nella celebrazione del Mistero Pasquale. È questo che dà forza a questa presenza: la Pasqua di Cristo. Non è solo celebrazione liturgica ma la celebrazione nella nostra vita. Il tempo allora specifica la qualità di questa trasformazione nella Pasqua. Le parole di Gesù ci dicono come sarà presente ancora oggi. Alla celebrazione del Mistero pasquale partecipa il mistero di salvezza della Chiesa. La Chiesa rende presente e vivo Gesù in mezzo a noi. I Sacramenti e la Parola di Dio sono la possibilità concreta di renderci partecipi di questo Mistero di amore. La Chiesa è però anche un’entità capace di offrirci Gesù nella liturgia, nelle sue opera di sollecitudine sociale e nel servizio che essa sempre offre, con generosità, verso i più bisognosi. L’Ascensione ci richiama questa presenza che deve essere reale e concreta con il nostro contributo. Gesù è presente tra noi se saremo capaci a renderlo manifesto con la nostra opera. (Padri Silvestrini)



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MEDITAZIONE

Nella solennità pasquale, la risurrezione del Signore era causa della nostra gioia; oggi è la sua ascensione al cielo che ci dà modo di esultare, affinché noi commemoriamo e veneriamo come si conviene il giorno in cui l’umiltà della nostra natura è stata innalzata in Cristo più in alto di tutto l’esercito del cielo, più in alto di tutti gli ordini angelici, ed oltre la sublimità di ogni potenza, fino a condividere il trono di Dio Padre. È su questo ordinamento delle opere divine che noi siamo stabiliti, che noi siamo edificati: la grazia di Dio diviene, infatti, più meravigliosa nel momento in cui fa che la fede non dubiti, che la speranza non vacilli, che la carità non si affievolisca quando è scomparso alla vista degli uomini ciò che a buon diritto doveva loro ispirare rispetto. Tale è, infatti, la forza propria ai grandi spiriti, tale è la luce propria alle anime particolarmente fedeli: essa consiste nel credere instancabilmente a ciò che gli occhi del corpo non vedono, e a fissare il proprio desiderio là dove lo sguardo non può arrivare.

SAN LEONE MAGNO

 
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