Ingredienti Farina - Zucchero - Strutto - Ricotta - Uova - Latte - Zuccata - Zucchero a velo - Cannella
Succo di limone - Ciliegine candite
Preparazione Preparare una pasta frolla con farina, zucchero, strutto, uova e latte; mettere a riposare l’impasto in frigorifero.
Intanto realizzare il ripieno, unendo alla ricotta lo zucchero, la zuccata tagliata a cubetti e la cannella in polvere. Foderare degli stampini con la pasta frolla e farcirli con il composto di ricotta. Ritagliare tanti dischetti di frolla quanti sono i dolcetti e, con questi, sigillare gli stampini. Cuocerli in forno finché si saranno dorati. Sfornarli e rovesciarli su un piatto da portata. Una volta che i pasticcini si saranno freddati, cospargerli con la glassa ottenuta facendo fondere dello zucchero a velo con del succo di limone e un’albume.
Decorare le minne con le ciliegine candite.
NOTE STORICHE:P.S. Minne in Siciliano .. tette
“Impudiche paste delle vergini” le definisce Tomasi di Lampedusa nel film Il gattopardo, i “minni chini” sono una golosa invenzione delle suore del monastero di Montevergine di Palermo. Uno scrigno di pasta frolla e ricotta sormontato da una rossa, voluttuosa ciliegina, che ricorda la forma di un
seno, in omaggio al martirio di Sant'Agata. “Come mai il Santo Uffizio non pensò a proibire questi dolci? - si domanda il principe di Salina nel Il gattopardo le mammelle di Sant’Agata vendute dai monasteri, divorate dai festaioli!
Sant' Agata : la Grande Madre dei catanesi, perita in carcere in seguito
all’amputazione dei seni. Di qui, l’antica usanza di preparare i cosiddetti
“minnuzzi”, dolci votivi, a forma di seni, da consumare in memoria del martirio della “Santuzza”. Proprio dei pani a forma di mammella erano presenti nelle processioni dedicate alla dea Iside. Del resto, il seno, quale simbolo di vita, è un importante attributo delle Madri mediterranee.
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