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Sfogliata alla crema di Alessandro Manzoni

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view post Posted on 12/6/2019, 11:03
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TORTAFOGLIACREMA



Ingredienti

Crema pasticcera – mandorle – cannella – vaniglia – liquore d’amaretto – pasta sfoglia – uovo – zucchero a velo .

Preparazione

Fare una crema pasticcera, aggiungervi mandorle sminuzzate, e profumare con cannella, vaniglia, e liquore; lasciare raffreddare.

Stendere della pasta sfoglia, farne dei dischetti e spalmarne la meta con la crema; sovrapporre i dischetti rimasti e saldarli aiutandosi con una forchetta.

Adagiare in una placca imburrata i dolci, spennellarli con tuorlo d’uovo, e passarli in forno
Prima di servire le sfogliate, imbiancarle con abbondante zucchero a velo, e rimetterle in forno per alcuni minuti.

NOTE STORICHE:

Alessandro Manzoni, l’esponente più importante del romanticismo italiano, visse il suo tempo cercando di interpretarne gli ideali e l’impegno morale.
Nella sua opera più celebre "I Promessi Sposi”, trattò il tema della fame con una prospettiva inedita per la letteratura romanzesca precedente, conferendo all’argomento serietà e dignità. Lo scrittore milanese presentò la fame come un problema da affrontare e risolvere per la comunità umana, e non quale stato naturale della vita di poveri o sfortunati.
Manzoni aveva gli occhi chiari, il naso lungo, la bocca affilata, il labbro inferiore e il mento un po’ sporgenti.
Per sua ammissione pigrissimo, anche se percorreva ogni giorno “a passo di carica” almeno quindici km., amava vestirsi con abiti di colore grigio o nero, giocare alla roulette, godere del buon cibo.
Se per i dissesti finanziari fu costretto a contrarre dei debiti, lo fece soprattutto con il salumiere e il sarto.
Fra le ricette di carne prediligeva la testina di vitello glassata, ma era cosa nota amasse i dolci, soprattutto panettone e cioccolata.
Quando il proprietario del forno delle Grucce, quello immortalato nei "Promessi Sposi", inviò delle sfogliate per esprimergli riconoscenza dell'inattesa pubblicità, il romanziere gli scrisse ringraziandolo del dono che “lo gratificava nella gola e nella vanità”.

Come bevande al Manzoni piacevano tanto il caffé ed il nettare di bacco, e sembra che arrivò a farsi realizzare un bicchiere da vino più grande, in modo che se qualcuno lo avesse accusato di aver ecceduto, poteva rispondere di “averne bevuto solo due bicchieri…”
 
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