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Empanadas criollas: ricetta originale argentina

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view post Posted on 4/6/2019, 10:16
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PASTINIARG11



Ingredienti per il ripieno

1 uovo sodo tagliato in 4 parti - 125 g manzo tritato – ½ cipolla tritata - 1 dl olio di oliva - 2 bicchieri d’acqua – 3 olive nere snocciolate – 1 cucchiaio d’uvetta – 1 cucchiaio paprika - 1/4 di cucchiaio cumino - 1/4 di cucchiaino sale
Ingredienti per la pasta
pasta sfoglia fresca o 140 g di farina - 1/2 cucchiaio di sale - 3 cucchiai burro - 3 cucchiai acqua

Preparazione

Amalgamate tutti gli ingredienti per la pasta fino ad ottenere un composto compatto che metterete in frigo per mezz'ora.
Nel frattempo, preparate il ripieno facendo cuocere a fuoco lento l'olio, l'acqua e la cipolla fino a quando tutta l'acqua sarà evaporata.
Aggiungete poi, sempre mescolando, la carne che farete dorare, e successivamente l'uvetta, la paprica, il cumino, il sale ed il pepe. Fate raffreddare.
Preriscaldate il forno a 200 gradi. Stendete la pasta su un piano infarinato in modo da formare un cerchio di 3 mm. di spessore.

Con una forma del diametro di 12 cm. tagliate 6 cerchi e adagiate nel centro di ciascuno un cucchiaio del ripieno di carne, lasciando libero tutt'intorno un bordo di pasta di circa 1,5 cm.
Decorate il ripieno con un pezzetto d'uovo e due pezzetti di oliva. Bagnate con un po' d'acqua i bordi della pasta, e uniteli in modo da formare una mezzaluna.
Con la forchetta schiacciate bene i bordi, in modo che siano perfettamente sigillati. Adagiate le empanadas su una teglia e fate cuocere in forno per 10-15 minuti.

NOTE STORICHE:

Con un'estensione territoriale di quasi 3 milioni di chilometri quadrati e significative differenze climatiche e di territorio, la mappa gastronomica dell'Argentina è molto variegata. Anche facendo riferimento alla storia e ai legami con la tradizione, possiamo distinguere grossomodo quattro aree. Nella zona dell'attuale Buenos Aires, nella Pampa e a sud di Cordoba gli indios praticavano la caccia e la pesca; a nord-ovest la vicinanza con la civiltà Inca ha favorito lo sviluppo dell'agricoltura: mais, patate e quinoa; a nord-est, nella regione costiera, i nativi si dedicavano alla coltivazione di manioca, zucche, erba mate e alla pesca nei fiumi. Nelle grandi città, fondamentale è stato invece l'apporto delle cucine italiana e spagnola.

Il nome Argentina deriva dal latino "argentum" (argento) ispirato dai primi conquistatori europei che ricevettero in regalo dagli indigeni oggetti fatti con il prezioso metallo. A partire dal ‘600 il cibo base della cucina argentina divenne la carne, e solo nel ‘900 gli immigranti europei cominciarono a diffondere la coltivazione di frutta e verdura. Oggi in Argentina la carne, tra le migliori al mondo, viene preparata alla brace (braseros), allo spiedo (asados), sulla griglia (churrascos) o bollita (puncheros), e offerta in grandi porzioni.

Il piatto nazionale è l'asado. Deriva dall'usanza che i gauchos avevano di cucinare la carne e che è rimasta uguale fino ai giorni nostri. Si taglia la bestia – agnello, maiale e soprattutto manzo – a metà per il lungo, la si infila a dei grandi spiedi infilati sul terreno con una inclinazione di 20 gradi in modo che il grasso non caschi sul fuoco ma bagni la carne durante la sua cottura. Il fuoco alimentato da legno del quebracho sviluppa un gran calore e una fiamma ridotta. Di solito il manzo viene cotto con la sua pelle e per questo motivo prende il nome di asado con cuero. L'asado è un pasto che richiede molta cura e tempo per la preparazione. Di solito affinchè sia pronto a mezzogiorno, bisogna accendere il fuoco all'alba e poi bisogna cuocere ogni taglio di carne in tempi diversi in modo che tutto sia cotto alla stessa ora. Sebbene ci siano dei cuochi specializzati nell'asado, è il padrone di casa che s'incarica del suo preparativo. Munito di un forchettone, sorveglia la cottura della carne, gira i pezzi di carne o li sposta per esporli ad una cottura più o meno forte.

Il nord-ovest dell'Argentina, caratterizzato da un clima temperato, è oggi la zona del peperone. Tra i piatti tipici ricordiamo i fagottini farciti (empanadas) e illocro (stufato di mais, carni e verdure).

Il nord-est comprende le zone della Pampa umida; è la regione dei fiumi, ricca di pesce, ma nota anche per i migliori allevamenti di bovini. Piatti tipici sono il quibebe (zuppa di cipolla e formaggio filante), il guiso carrero (umido di carne e verdure) e gli alfahores (dolci farciti con dulce de leche). Sul litorale, attraversato dai grandi fiumi, nasce l'erba mate, con la quale si prepara l'infuso che è diventato la bevanda tradizionale di Argentina, Paraguay, Brasile e Uruguay. La cucina di quest'area ha evidenti somiglianze con quella del Brasile. Piatti tipici sono la manioca fritta e il pastel de chocio (pasticcio di mais e carne). Cuyo, con la provincia di Mendoza, è famosa per la coltivazione della vite e la produzione dei migliori vini argentini.

Il centro è l'area più sensibilmente influenzata dalla migrazione italiana e spagnola, come testimoniano alcuni piatti tipici della "cocina portena" di Buenos Aires: il matambre arrollado (rotolo di carne farcito) e la tortilla de papas.

Vorremmo adesso segnalare la metodica di preparazione del mate, l'infuso a base di erbe essiccate e aromi naturali dall'effetto lievemente eccitante. In un mate o porongo (apposito recipiente realizzato con una zucca, oppure in legno o metallo, usato sia per preparare l'infuso che per berlo), viene messa una manciata di yerba mate (pianta originaria Sud America) e la si ricopre di acqua bollente. Dopo avere lasciato per qualche minuto la bevanda in infusione, la si aspira con la bombilla, una specie di cannuccia in metallo, la cui estremità inferiore è leggermente tondeggiante e buccherellata. Una manciata di yerba serve per diverse infusioni e un solo mate passa da convitato a convitato. A seconda del livello sociale delle famiglie il mate può essere più o meno elaborato.
 
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