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|  Gran Premio d'Olanda - Finalmente Rossi! Dopo 3 anni la vittoria è sua
Valentino Rossi rompe il lungo digiuno e in Olanda ritrova la vittoria davanti a Marquez e Crutchlow. Giù dal podio Pedrosa, quinto uno stoico Lorenzo
Scritto da Stefano DOLCI (twitter @stefano_dolci) | Eurosport – 15 ore fa Se amate il motociclismo non potete che essere contenti per la pagina di sport a cui si è assistito ad Assen. L’università del motociclismo ci ha riproposto in tutto il suo splendore Valentino Rossi che, dopo un digiuno durato oltre due anni e mezzo, ritrova il successo in sella alla Yamaha M1, la moto del destino quella con la quale ha dipinto i capolavori più belli della sua strepitosa carriera. Straordinaria la gara del Dottore, che non vinceva dal 10 ottobre 2010 (Gp della Malesia), e a 34 anni zittisce tutti i detrattori dimostrando di essere tutt’altro che sul viale del tramonto. Ad impressionare è stata soprattutto la condotta di gara veramente encomiabile del nove volte campione del mondo che si è sbarazzato dopo poche curve di tutti i suoi avversari, con sorpassi veramente mozzafiato in particolare quello della chicane prima del rettilineo finale con il quale ha sverniciato prima Marquez e poi Pedrosa, poi prendendo la testa della corsa al 6° giro e giungendo al traguardo dopo una cavalcata solitaria meravigliosa giungendo al traguardo con 2 secondi su Marc Marquez e Cal Crutchlow. Una gara che può rappresentare la svolta della stagione per Vale che per la prima volta in questa stagione sembra avere trovato il feeling con la Yamaha che non aveva mai avuto e che è riuscito finalmente ad avere grazie soprattutto al cambiamento alla forcella, avvenuto dopo i test di Aragon, che gli ha dato più sicurezza in frenata e sull'anteriore. Questa correzione a livello tecnico, unita alla migliore qualifica della stagione hanno permesso a Valentino di essere finalmente in grado di giocarsi il primo posto, di sfoderare i suoi proverbiali sorpassi e guidare la moto con la stessa efficacia di Lorenzo, Pedrosa e Marquez che forse hanno ritrovato veramente un avversario tosto sulla loro strada.
LORENZO EPICO CON LA CLAVICOLA OPERATA - A rendere ancor più epica la gara olandese della MotoGp però ci si è messa l’impresa compiuta da Jorge Lorenzo che, a meno di due giorni dall’infortunio che gli ha provocato la frattura della clavicola sinistra e dall’operazione, è risalito in moto ed è riuscito a concludere con un quinto posto, riuscendo a perdere solamente due punti a Daniel Pedrosa, vero sconfitto di questa tre giorni olandese. La gara del fuoriclasse maiorchino è stata davvero da libro cuore: scattato dalla 12a casella in griglia, in meno di due giri Jorge è riuscito a risalire fino alla quinta posizione a suon di sorpassi e ad issarsi fino al quarto posto dopo una rimonta veramente strepitosa, frutto dei nervi, della classe e della voglia di vincere che arde solo nell’animo di chi non vuole arrendersi alle difficoltà e vuole fortissimamente vincere. Dopo lo sforzo profuso Lorenzo, che ha corso con una placca in titanio bullonata da otto vite per fissare la clavicola malconcia, non è riuscito ad avvicinarsi al trenino per il podio e si è dovuto accontentare di un quinto posto dietro a Rossi, Marquez, Crutchlow e Pedrosa. Un risultato che zittisce tutti quelli che troppo frettolosamente avevano data per finita la rincorsa al titolo di Lorenzo, che resta il più forte del lotto per distacco.
PEDROSA MALE, IMBARAZZO DUCATI - Incensati giustamente i due protagonisti, dando un'occhiata agli altri protagonisti di questo gran premio occorre fare un grosso applauso a Marquez, che con un dito della mano e uno del piede fratturati, è riuscito ad acciuffare un secondo posto e a risucchiare qualche punto in classifica iridata a Pedrosa e Lorenzo. Bello anche il terzo posto di Crutchlow, scattato dalla pole, autore di una seconda parte di gara da fenomeno e che ha rischiato di tamponare Marquez all'ultimo giro nel tentativo di sorpassarlo. Giù dal podio per la seconda volta in questa stagione, Daniel Pedrosa mai così sottotono ed anonimo in questo 2013. Chi invece si lecca le ferite e si interroga in vista del futuro è la Ducati, con Dovizioso 10°, Hayden 11° e Iannone 13° che hanno subito anche l'onta di essere giunti alle spalle della ART di Aleix Espargaro. Per la serie al peggio non c'è mai fine.
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