26 ottobre 2013Catania, l'Etna torna a ruggire:
colata lavica da un nuovo cratere
Sul vulcano una colonna di cenere alta diversi chilometri
L'energia interna del vulcano ha fatto registrare un notevole calo di energia: i valori del tremore nei condotti magmatici interni, rilevati dell'Ingv di Catania, sono nettamente diminuiti, così come è assente, al momento, l'attività sismica. Secondo gli esperti il fenomeno potrebbe essere in fase di conclusione.
E sull'Etna sono puntati anche gli occhi dell'astronauta siciliano Luca Parmitano, che dallo spazio ha twittato due foto del vulcano
Con un'attività stromboliana lieve, ma persistente dal Nuovo cratere di Sud-est l'Etna è tornato in eruzione.
Non accadeva dal 26 aprile scorso. L'eruzione è stata caratterizzata da un graduale aumento nella frequenza delle esplosioni cominciate già nella mattinata del 25 ottobre.
Tre le scosse registrate dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia: la prima alle ore 3.20, è stata anche la più forte: magnitudo 2.8.
Pochi minuti dopo la seconda: alle ore 03:23:20 la Rete Sismica Nazionale dell'Ingv ha registrato un terremoto di magnitudo 2.2. L'ultima, di magnitudo 2.3, è avvenuta alle ore 05:11:56.
Dall'alba si è resa visibile una colonna di cenere lavica alta
diversi chilometri, emessa dal nuovo cratere di Sud-Est. La nube è visibile da Taormina, Catania e nel Siracusano. Lo spettacolo è stato apprezzato da migliaia di turisti arrivati con navi da crociera nel porto del capoluogo etneo