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MODI DI DIRE

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view post Posted on 8/10/2012, 09:57
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fdy87d

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MODI DI DIRE IN DIALETTO SICILIANO

ti viu e un ti viu (Trad: a ti vedo e non ti vedo, per qualcosa che appare e scompare, che si intravede soltanto. Atteggiamento defilato)

Un mi tuccari chi mi lassu (Detto per qualcosa che è in bilico, ma anche più riferito a persona debole fisicamente o caratterialmente)
A trasi e nesci (Trad: ad entra ed esce; dicesi di discorso fra il dire e il non dire)
A spìzzica e muddica (Trad: a pizzichi e mollica - azione esasperatamente lenta)
A pocu cchiù ammancu (Pressappoco)
Tutt'è bbonu e binirittu (Trad: tutto è buono e benedetto, augurio tipico siciliano)
Supra pàpuli, canfugghia (Di male in peggio, dalla padella alla brace)
Fàrisi u giummu comu li Turchi (Non capire assolutamente i motivi di una situazione)
Purtari chiummu (Trad: portare piombo, significa portare sfortuna)
Fari a vutata du sceccu (Trad: fare la curva dell'asino, significa fare una curva molto larga invadendo l'altra corsia di marcia)
Orva di l'occhi! (Letteralmente: cieca. Sta per "che io possa accecare" se non dico il vero)
O bozzu o chiaia (Trad: o bernoccolo o piaga. Scelta senza speranza)
Mi sbiddìanu l'occhi (Mi brillano gli occhi per la felicità)
Ascippa e chianta (Togli e metti, per persona che ripete sempre la stessa cosa)
Va trova stu lestu! (Vai a raccapezzarti)
Càriri a pìritu (Cascare a fagiolo)
Scinni di puppa e acchiana di prua (Come dire esce dalla porta e entra dalla finestra. Di chi sa abilmente destreggiarsi)
Èssiri scaccia serpi chi natichi (Per persona che compie azioni poco simpatiche di nascosto, con indifferenza, dissimulandole elegantemente)
Èssiri muzzica e un pari (Lett: essere un "mordi e non sembra" cioè uno che è bravo a non farsi scoprire, un pò come scaccia serpi chi natichi)
Abbonebbonè morsi riccu! (Chi si contenta gode, ma anche chi risparmia in eccesso rischia di non godere delle proprie cose che andranno vanificate alla sua morte)
Acqua davanti e ventu darrè (Trad: Acqua davanti e vento dietro, sarcastico invito a chi infastidisce e si desidera far andare via - a volte accompagnato da "E sapuni sutta i scarpi" - e sapone sotto le scarpe, in modo da farlo scivolar via più velocemente)
Èssiri friscu e tènnaro (Essere fresco e tenero. Fregarsene di tutto e di tutti)
Chioviri a zuppaviddanu (Si dice della pioggia sottile, fine e insistente che bagna i terreni in profondità e anche... il contadino)
Essiri comu u scarvacchiu 'na stuppa (Detto per una persona che non riesce ad uscire da una brutta situazione pur impegnandosi molto)
Fìcimu trenta? E facemu trentunu! (Abbiamo fatto trenta? facciamo trentuno! - Abbiamo rischiato tanto inutilmente? Tanto vale rischiare fino all'ultimo)
Aviri di cènniri e munnari (Non sapere cosa fare prima - apprestarsi ad affrontare impegni difficili)
Comu ci chiovi ci scìddica (Trad: come gli piove gli scivola, detto per persona indifferente ad ogni avversità - anche di persona sfortunata)
U curnutu o sò paisi, u fissa unni va va (Cornuto al suo paese, fesso dovunque va, per una persona che si fa sempre riconoscere)
Mamma, Ciccu mi tocca! Tòccami Ciccu! Chi a mamma un c'è! (Detto di persona che compie qualcosa con complicità e poi denuncia il complice per giustificarsi, la donna non è così santa come sembra)
 
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