forum degli amici

La gastronomia siciliana

« Older   Newer »
  Share  
lacasadelsole
view post Posted on 18/11/2011, 18:46




La gastronomia siciliana
La gastronomia siciliana è probabilmente la più antica d’Italia, è forse la più ricca di specialità, certo è la più scenografica. Persino il piatto più italiano che ci sia, la pastasciutta, ebbe nell’isola del sole la sua culla, al tempo della dominazione araba. Il nome più antico era ‘maccarunne’. da ‘maccare’, cioè schiacciare (il grano, evidentemente) per impastare. Ai tempi della raffinatissima civiltà della Magna Grecia in Sicilia, fiorita all’incirca quattro secoli prima di Cristo, la cucina era già tenuta in gran conto: il cuoco Trimalcione, nativo di Siracusa o di Gela, divenne così famoso per la sua abilità, da essere conteso in tutto il mondo greco. Un certo Miteco di Siracusa scrisse un trattato, ‘Il cuoco siciliano’, che è il primo libro di cucina della storia; ci fu persino un tale Labduco, siciliano anch’egli, che aprì una scuola alberghiera.

Un altro record è quello delle svariatissirne influenze che sulla gastronomia siciliana vennero sovrapponendosi: Greci. Romani, Arabi. Normanni. Angioini, Aragonesi, Spagnoli, Inglesi... popoli provenienti dalle più lontane contrade portarono nell’isola del sole usanze e ingredienti che si innestarono, fondendosi senza difficoltà, sulle tradizioni locali.

Cucina tipicamente mediterranea, i suoi temi fondamentali sono olio, pasta, pesce, frutta, ortaggi, erbe aromatiche; ma a questa base si aggiungono echi, sapori, profumi nuovi, spesso inediti per il palato continentale, che derivano appunto dalla storia. La gamma dei piatti e delle creazioni è ricchissima, ma il turista distratto. rischia di non accorgersene o di sfiorarla soltanto. Come in tutto il Sud, per conoscere la vera cucina della tradizione, ristoranti e alberghi non savono molto, anche se negli ultimi anni un certo sforzo si è fatto per recuperare autentiche ricette isolane. La cucina siciliana esiste e resiste nelle famiglie, tramandata dalle abili mani delle donne, cui da sempre è affidato il compito di preparare, cuocere, servire. Non già di acquistare; di questo si occupa di solito l'uomo di casa: è lui che fa la spesa, sceglie e decide. La donna resta fra le pareti domestiche; la giornata appena le basta per preparare tutto quanto è necessario al pranzo e alla cena, ricchi di piatti elaborati.

Se si ripercorre il tormentato passato della Sicilia e le varie dominazioni che subì, si ritrovano - una per una - le tessere di quel ghiotto mosaico che è il suo attuale patrimonio gastronomico. Della Magna Grecia restano intatti i sapori delle olive, della ricotta salata, del miele, dell’agnello alla brace. Al periodo romano risalgono piatti come le seppie ripiene, le cipolle al forno, il ‘maccu’, purea di fave insaporita con erbe aromatiche, che si condisce con olio crudo e si mangia con pane o pasta. E un piatto semplice e squisito, oggi sempre più raro: per secoli è stato il cibo del contadino e dello zolfataro, che se lo portavano, dentro la ‘quartara’ o anfora di terracotta, nei campi e in miniera.



fonte



La caponata Siciliana



La caponata è un piatto tipico siciliano molto gustoso che viene servito tradizionalmente sulle tavole imbandite a natale.

Ne esistono diverse varianti a seconda degli ingredienti, ma di solito la versione più diffusa è quella che prevede l`utilizzo di melanzane e peperoni.

Tra le variazioni più famose di questa pietanza abbiamo la caponatina, molto più simile però ad una parmigiana che all` originale caponata.

Alcuni ritengono che il nome di questo piatto derivi da un termine siciliano usato per indicare un pesce pregiato la Lampuga che in passato, presso le corti dei nobili, veniva condito con una salsa agrodolce molto simile a quella della caponata.


Le parti più povere della popolazione non potevano permettersi questo pesce così costoso, quindi decisero di sostituirlo in questa ricetta con della verdura, in particolare la melanzana, senza dubbio un prodotto più economico per le loro tasche.

Altri invece ritengono che la parola caponata derivi dal termine cauponea che serve per indicare le taverne dei marinai.

Questo piatto può essere servito sia come antipasto, contorno, piatto unico, ma è anche ottimo come sugo per condire la pasta. Il suo gusto è maggiore se servito freddo ed è un cibo che si adatta molto bene anche alle diete vegetariane.

La sua preparazione è veramente molto semplice, ma il sapore della caponata è delizioso e il successo in tavola è assicurato.

Gli ingredienti per questo piatto sono:

melanzane
peperoni
pomodori
cipolle
capperi
olive snocciolate
un po` di zucchero
aceto
sedano
pinoli

Procediamo con la nostra preparazione: per prima cosa laviamo le melanzane, le tagliamo a pezzetti e le lasciamo riposare cospargendole con del sale fino per far loro perdere l`amaro.

Tagliamo anche i peperoni a listarelle e li friggiamo in olio caldo.

Cotti i peperoni, li raccogliamo, li poggiamo su della carta assorbente e friggiamo le melanzane.

Successivamente prepariamo un bel sugo: prima di tutto lasciamo imbiondire la cipolla in olio caldo, poi aggiungiamo i capperi, le olive snocciolate, i pinoli e facciamo rosolare; infine aggiungiamo i pomodori.

Quando la salsa è pronta vi immergiamo le melanzane e i peperoni e lasciamo amalgamare.

Cospargiamo con zucchero e aceto, cuociamo ancora un po` e terminata la cottura guarniamo con foglie di basilico.

Serviamo freddo e condito con grandi fette di pane.


fonte
 
Top
lacasadelsole
view post Posted on 2/6/2012, 21:32




Peperoni fritti alla siciliana



Ingredienti per 4 persone

700 g di peperoni, 2 uova, farina q.b., olio per frittura q.b., sale.
Preparazione "Peperoni fritti"

Cuocere i peperoni sulla graticola. Eliminare tutta la pellicina esterna, privarli dei semi e tagliarli a pezzi.
Infarinare questi pezzi, passarli nell'uovo sbattuto con un po' di sale e friggerli in abbondante olio. Servirli caldi.

fonte
 
Top
1 replies since 18/11/2011, 18:46   25 views
  Share